MEDITTERANEO

Magno in ebraico e Nostro ai tempi andati,
in che tu grande sei e c'appartieni,
Mediterraneo mar, se, desolati,
contiamo i morti dell' andirivieni?

Andirivien di chi, per viI denaro,
commercio fa delle speranze poste
che Posidon in ventre tien suo caro,
unite ai corpi degli abissi croste.

Crost'è nomata a Roma fregatura
allor ch' a stolto lesto si fa danno;
ma se l'imbroglio mena a sepoltura,
non v'è più vil affar, più vil inganno.

Inganno ordir non puoi, né voler morte,
ministrator di ben fra terra e terra;
di grado estremo tanto è la tua sorte,
sì cheta or si combatte la tua guerra?

Guerra crudel si deve a quei mercanti,
ch'a guisa di siren, tost'ai perigli
menan le vite vacue e mendicanti
di cui sempre son carchi i lor navigli.

Navigli infermi tramutati in bare,
cessate vostra triste e rea funzione;
ché torni grande il mar, e l'acque care
faccian fra terra e terra una nazione.